Stop auto termiche 2035: Urso “Ampia convergenza UE con l’Italia”
Il non-paper sulla revisione è stato firmato anche da Malta
È stato presentato il documento (non-paper), promosso da Italia e Repubblica Ceca, per chiedere una revisione delle norme europee sulla transizione energetica, presso il Consiglio Competitività dell’Unione Europea. Con una novità, ai sette paesi di cui avevamo scritto ieri, si è aggiunta anche Malta, rafforzando così questa richiesta.
La soddisfazione di Urso
Il documento è stato presentato da Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy, che si è mostrato soddisfatto al termine della riunione: “Siamo particolarmente soddisfatti dell’ampia convergenza di posizioni espressa dai Paesi UE sul nostro non-paper, relativo al settore automotive europeo – le sue parole – Una proposta che, di fatto, si colloca oggi al centro dell’agenda della Commissione Europea e rafforza l’importanza strategica del tema, cruciale per l’industria”.
“Dobbiamo decidere insieme, perché questa è la sfida e queste sono le sfide per l’Europa, e dobbiamo decidere subito – ha proseguito il ministro su questo importante tema, augurandosi un’accelerazione – perché il nostro ritardo con gli altri continenti si accumula ogni giorno di più. Dobbiamo decidere con realismo affrontando la realtà per quella che essa è: dobbiamo rispondere all’accorato appello delle imprese e dei lavoratori europei che si sentono minacciati nella propria sopravvivenza”.
Stop alle multe
Il non-paper, presentato dalle otto nazioni dell’Unione Europea, si pone l’obiettivo di riesaminare le modalità che porteranno allo stop ai motori endotermici nel 2035. Termine e target che non vengono messi in discussione, ma che si ritengono sostenibili e realisticamente raggiungibili solo attraverso una revisione tempestiva del regolamento. I Paesi chiedono inoltre di anticipare anche la revisione degli standard di emissione dei veicoli pesanti, attualmente fissata al 2027.
In particolare, sono le multe alle case automobilistiche ad essere in primo piano. L’anno prossimo entrerà in vigore il nuovo limite di 94 g/km di CO2, con pesanti sanzioni per le case che non le rispetteranno. Il rischio è il pagamento di multe salatissime, anche in rapporto ad un mercato delle elettriche che non decolla.
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