Salpa Soleil 52: la prova del Maxi Rib dal Golfo della Napoule [VIDEO]

Le sensazioni di Maurizio Bulleri sul modello italiano

Salpa Soleil 52: la prova del Maxi Rib dal Golfo della Napoule [VIDEO]

Li chiamiamo Maxi Rib perché sono grandi e hanno i tubolari, ma assomigliano sempre di più per finiture stile e, ovviamente, dimensioni agli yacht: questo è Salpa Soleil 52. Più di 15 metri di lunghezza e poco meno di 5 metri di larghezza: sono misure impressionanti per un battello pneumatico.

Le caratteristiche

Salpa Soleil 52

Il profilo ha una magnifica armonia. Osservate, il tubolare compie una doppia curvatura, partendo da poppa prima sale e poi si stende verso prua. La linea di coperta va in direzione opposta ma uguale: partendo da prua sale per raccordarsi con il parabrezza e poi con l’hard-top si stende verso poppa. Il ponte di coperta è walk around e si può percorrere tutto il perimetro avendo sempre a disposizione il corrimano, verniciato nero, in sintonia con le gallocce, con i fregi nelle mastre di poppa, le finestrature, il bottazzo, il marchio, il nome e ovviamente la sovrastruttura. L’attenzione per la sicurezza è manifestata da tanti accorgimenti, come i tientibene attorno al prendisole di prua modellato con evidenti appoggi a testa. Anche il prendisole di poppa è guarnito con un tientibene, che serve a non scivolare e ad aggrapparsi mentre si transita la poppa. Due lunghe plancette bagno sembrano abbracciare il fuoribordo e, per la massima fruibilità durante il bagno, entrambe sono dotate di scaletta.

La zona centrale della coperta è certamente la più interessante. L’hard-top è di carbonio e realizzato all’interno del cantiere, come tutta la costruzione. Si appoggia sulle mastre e così estende la sua copertura e lo fa con stile. Come stilosa è la disposizione delle luci LED nel cielino. In questa zona, al riparo dal sole, troviamo due mobili attrezzati come cucina con ogni sorta di elettrodomestici e organizzati in modo che ogni azione sia comoda. Sono sei i posti a sedere attorno al tavolo che, volendo, si può abbassare per realizzare un altro prendisole. Al centro del timone un display che rimane fermo anche quando giro la corona. Sono rappresentate delle icone che corrispondono a impianti attivabili con gli interruttori che sono qui, dietro le palette. E se non bastassero tutte le superfici relax viste finora, allunghiamo il prendisole di poppa. Sotto il materassino un vano storage e, ancora più in basso, una cabina con due letti e la toilette, da chiudere con una tenda microforata. Potrebbe sembrare meno comoda ma valutate la sua indipendenza dagli altri ambienti sotto coperta. Sui fianchi, alcuni vani tecnici o storage.

Salpa Soleil 52

Scendiamo negli interni e nel disimpegno troviamo un divano e parecchi mobili contenitori. Negli interni, lo stile è inconfondibile di guida design e le paratie sono alleggerite, cioè hanno un’anima superleggera. L’armatoriale è più elegante e lussuosa di quelle che si trovano su certi yacht, una perfezione estetica rara. Laccature impareggiabili, corpi luminosi nascosti che ingrandiscono l’ambiente, tessuti di qualità, lavori di falegnameria di alto livello. Nell’armatoriale, due armadi e uno a lo specchio. A poppa via del disimpegno un altro vano, all’ingresso una poltrona. Nella seconda cabina, due letti affiancati che possono essere uniti a formare un matrimoniale, ma soprattutto questo spazio centrale per alzarsi in piedi e cambiarsi. Il volume del bagno è sfruttato bene, con tanti stipetti e il box doccia è dotato di sedile.

La prova

Il Golfo della Napoule, nelle acque davanti a Cannes e a Mandelieu, è il teatro di prova di questo Salpa. Soleil 52 è equipaggiato, in questo caso, con tre motori Yamaha da 450 cavalli ciascuno, ma la potenza massima applicabile su questo scafo è di ben 1.800 cavalli. Onda corta, mossa da un vento fresco. L’altezza è intorno ai 50 centimetri. Onda breve. Già in assetto con la scia ben staccata dalla poppa, lo scafo in planata a 12 nodi. Motori a 2.700 giri minuto. Adesso sto accelerando perché, quando ho visto il disegno di questo scafo, ho immaginato che avesse delle prestazioni molto brillanti. Sembra disegnato come uno scafo monocarena da corsa. Beh, certo non può avere prestazioni da competizione, perché stiamo parlando di un’imbarcazione che fuori tutto è larga quasi 5 metri e il peso in assetto di navigazione, cioè con i liquidi e le persone imbarcate, può arrivare anche a 14 o più tonnellate. Quindi non corriamo, d’accordo, però lo hanno disegnato proprio come si fanno gli scafi più veloci.

Salpa Soleil 52

Lo ha firmato Adam Younger, è un progettista di fama internazionale. La prua è bella stretta, pendente. Poi ci sono i soliti pattini e due step. Ma quello che più mi interessa e mi piace, è il fatto che l’asse di chiglia è ascendente verso poppa, cioè sale, per opporre meno resistenza con lo scafo alla velocità. Sviluppare più prestazioni significa anche ridurre i consumi. Beh, un po’ difficile parlare di contenimento di consumi quando abbiamo queste potenze, ovvio. Venti nodi di crociera, il consumo è di 130 litri ora totale. Qui siamo più a largo, le onde sono salite, ma il comfort è totale, assoluto. Manovrabilità eccellente. Una risposta che è, sì, quella che mi attendevo, ma davvero perfetta. Non ho bisogno di controllare l’assetto, lo fa da solo, cambia la sua inclinazione impercettibilmente all’aumentare della velocità. Insomma, mantiene sempre lo stesso angolo di incidenza e questo non può che essere positivo.

Ventotto nodi, 200 litri ora. Questa è la velocità di crociera di un 52 piedi così sportivo. 32 nodi, 33, 34. Beh, se do un po’ di trim è logico, aumenta. Meraviglioso il controllo, la tenuta di rotta, la stabilità e tutto questo mi mette la voglia di mettere giù la manetta. Velocità massima con tanto, tanto trim, 45 nodi. Prima di cominciare il test, ho pensato che 1.800 cavalli massimi fossero troppi. Adesso posso dirvi che potete montarli e potete anche pilotarlo tranquillamente, alla massima velocità, con la massima potenza.

Salpa Soleil 52

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