Quick MC2 Intercepta IN: prova del sistema di stabilizzazione dinamico [VIDEO]
A bordo dell'Aquador 250 HD con Maurizio Bulleri
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Oggi parliamo di assetto dinamico delle barche. MC Quadro è il brand di Quick Group dedicato alla stabilizzazione delle imbarcazioni. A bordo di questa barca, Aquador 250 HT, sono installati gli Intercepta IN. Si tratta di lame applicate allo specchio di poppa che scendono verticalmente sotto le linee d’acqua dello scafo per correggere l’assetto. Intercepta IN è una serie attualmente composta da 5 modelli di diversa misura, per imbarcazioni che vanno dai 20 ai 130 piedi. Vengono prodotti in serie e hanno misure standard, a differenza dei modelli della serie X che sono progettati e realizzati per le più disparate esigenze e applicazioni.
C’è un aspetto a cui tengo molto. Questi prodotti sono ingegnerizzati e realizzati in Italia, esattamente a Ravenna, con molta attenzione per l’integrazione verticale e la filiera corta. Anche gli stampi sono stati sviluppati e prodotti in azienda e questo ha permesso di tenere sotto controllo tutta la catena di produzione. Ora, per chi non conoscesse Quick Group, è importante sapere che ha 5 siti di produzione in Italia e che è presente in oltre 110 paesi nel mondo.
Le caratteristiche
Torniamo a Intercepta IN. Qui in plancia abbiamo il pannello di controllo per agire manualmente, ma in realtà potremmo sfruttare ancora meglio l’impianto in modo automatico, grazie a una centralina elettronica che elabora i dati della navigazione, di una piattaforma inerziale che considera tutte le oscillazioni, i movimenti dello scafo e di conseguenza interviene sugli interceptor per cambiare l’assetto della barca, per correggerlo. Ora al posto di questo pannello in realtà potremo vedere gli stessi dati e controllare gli Intercepta IN anche da un display multifunzione, ad esempio uno di quelli che abbiamo qui in plancia.
L’installazione è semplicissima, un po’ perché i connettori sono plug and play e poi perché non ci sono elementi in sentina. L’interceptor è applicato sullo specchio di poppa e tutto, anche l’attuatore, è integrato nel prodotto. È importante sapere che questi sistemi possono essere utilizzati su qualsiasi imbarcazione. Gli Intercepta IN hanno lunghezze variabili da 35 centimetri a un metro. Se ne possono montare fino a 6 e quindi si possono utilizzare anche su barche di 40 metri di lunghezza.
Funzionano con un’alimentazione che va da 10 a 30 volt, quindi non solo per soddisfare le esigenze di impianti diversi a 12 o a 24 volt, ma anche per correggere eventuali variazioni oltre i limiti delle tensioni di bordo, che purtroppo spesso possono verificarsi. L’escursione della lama oltre lo scafo è di 50 mm e questo permette quindi di correggere notevolmente l’assetto, di cambiare l’angolo di incidenza delle barche e anche di quelle che non navigano in modo ideale. La velocità con cui si muovono gli Intercepta IN è di 40 mm al secondo e quindi questo consente anche di controllare, almeno in buona parte, anche il rollio mentre si naviga ovviamente.
La prova
A cosa servono gli interceptor in navigazione? In questo caso gli Intercepta IN. Per esempio, a migliorare la fase in cui si passa dal dislocamento alla planata, quando di solito la prua delle imbarcazioni tende molto ad alzarsi, invece così la teniamo bassa e riusciamo a vedere anche nelle immediate vicinanze della prua. Poi, quando acceleriamo, il sistema automaticamente diminuisce l’effetto degli interceptor, alzandoli.
Quando lo scafo è in navigazione, dovrebbe avere un angolo di incidenza di 4 gradi circa, o perlomeno tra i 3 e i 5 gradi per procedere nel miglior modo possibile. Ed è questo che stanno facendo gli Intercepta IN. Ma se accelero ancora, se supero le andature di crociera, beh, in questo caso, la spinta idrodinamica che sempre avviene alle velocità più elevate, con maggiore effetto sulla poppa, tende ad alzarla e a far abbassare la prua. E allora il sistema deve intervenire, diminuendo ancora l’effetto degli interceptor, come sta facendo in questo momento. Considerate che avere un assetto ideale significa ridurre il carico sui motori, quindi risparmiare carburante, affaticarli meno, ma significa anche andare più veloci.
Poi, quando andate più veloci e l’effetto degli Intercepta IN è stato completamente eliminato, beh, tocca a voi agire sul trim del fuoribordo. Non male questo Aquador 250 HD. 30 nodi di velocità. Il sistema riesce a controllare anche la sbandata. Guardate, sto virando a dritta e la barca è perfettamente stabile, orizzontale, anche in senso laterale rispetto alla superficie. Questo accade perché sta lavorando solo un interceptor.
Ora, accade che certe barche hanno bisogno sempre di una correzione di assetto e il sistema può essere tarato con un certo offset e poi cambiare l’escursione delle lame partendo proprio da quella posizione. Il sistema è stato sviluppato anche attraverso l’intelligenza artificiale ed è in grado di apprendere alcuni comportamenti dell’imbarcazione per migliorarsi. Inoltre, gli Intercepta IN possono essere integrati con i sistemi Xenta, altro brand del gruppo Quick, e con i prodotti di stabilizzazione di MC Quadro, come le pinne Viator e lo stabilizzatore giroscopico Quick Gyro, tutti gestiti dal sistema Sea Centric, per una completa stabilizzazione della barca.
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