L’auto elettrica non decolla: previsti 50.000 licenziamenti tra i fornitori europei

L'auto elettrica farà molte vittime in Europa nel 2024

L’auto elettrica non decolla: previsti 50.000 licenziamenti tra i fornitori europei

L’auto elettrica non decolla con le vendite che sono molto più lente delle previsioni. Questo ovviamente ha delle conseguenze purtroppo molto negative per il settore e il suo indotto. Secondo i dati di Automotive News, quest’anno si prevede che oltre 50.000 posti di lavoro verranno eliminati presso i fornitori europei delle case automobilistiche. Nel solo primo semestre, sono stati annunciati tagli per 32.000 posti, un numero superiore a quello registrato durante la pandemia di Covid.

L’auto elettrica farà molte vittime in Europa nel 2024

Pedro Pacheco, analista di Gartner, ha spiegato che per affrontare la crisi causata dall’auto elettrica i fornitori devono diversificare la propria clientela e consolidare le relazioni con operatori emergenti. “La filiera automobilistica sta attraversando una trasformazione radicale”, ha affermato.

“Chi saprà adattarsi a queste nuove sfide ne uscirà più forte, mentre quelli che non riusciranno a evolversi rischiano di scomparire”. La crisi sta costringendo molte aziende a rivedere le proprie strategie, ponendo l’accento sull’importanza di innovare e diversificare per garantirsi un futuro sostenibile nel settore automotive.

Come dicevamo quest’anno ci sono molte vittime illustri per la crisi generata dall’auto elettrica. Robert Bosch, il principale fornitore automobilistico mondiale, ha annunciato il taglio di oltre 12.000 posti di lavoro globali, con circa 7.000 licenziamenti in Germania. ZF Friedrichshafen prevede tra 11.000 e 14.000 tagli entro il 2028. Continental ridurrà di 7.150 posti, di cui 3.000 in Europa.

auto elettrica

Forvia pianifica il 13% di riduzioni in Europa (10.000 posti), mentre Valeo taglierà oltre 2.000 posti, principalmente in Francia. Mahle ridurrà 600 posti in Slovenia e Schaeffler 4.700 globalmente, chiudendo stabilimenti in Regno Unito e Austria.

Le cose purtroppo sono destinate a peggiorare nei prossimi anni. Secondo Matthias Zink, presidente di CLEPA (European Association of Automotive Suppliers) e responsabile delle tecnologie automobilistiche di Schaeffler, le prospettive occupazionali per i fornitori nei prossimi anni appaiono “fosche”, come riportato da Automotive News.

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