Lancia Aprea 52: la prova dello yacht a motore da Sorrento [VIDEO]
Le sensazioni di Maurizio Bulleri sul modello italiano
Una lancia così non si era mai vista: Lancia Aprea 52. Molti di voi probabilmente conoscono i gozzi sorrentini, ma nella metà degli anni ’50 del secolo scorso erano di gran moda, nel golfo di Napoli, le lance sorrentine, che trasportavano le star dello spettacolo all’isola di Capri. Le lance sono più snelle, più filanti e quindi più veloci. Lancia Aprea è il nuovo modello di 52 piedi costruito dai cantieri Aprea di Sorrento. Uno yacht che non ti aspetti e che ti incanta.
Lo ha disegnato la Victory Design di Brunello a Campora, naturalmente di concerto con il cantiere. C’è questa splendida versione con motori diesel entrobordo e propulsione in linea d’asse o con pod-drive. E poi, c’è la sorprendente versione con tre o quattro fuoribordo da 600 cavalli, i Mercury V12, che la fanno volare sull’acqua.È chiaramente richiesta dal mercato statunitense. Lancia Aprea, infatti, ha trovato i suoi primi armatori in vari paesi all’estero. Insomma, pare che piaccia ovunque.
Le caratteristiche
Chi ama la tradizione sicuramente si godrà questa magnifica poppa. La bellezza attrae, ma per navigare bene occorrono l’esperienza e la conoscenza, che sono proprie di chi costruisce le barche in modo consapevole. Pensate che la prima attività di questo cantiere risale al 1890. La prua è stata interpretata in modo nuovo e, al tradizionale prendisole, si sono aggiunti divani comodi, anche per stendersi al sole. Mi piace percepire, anche da bordo, la forma dello scafo, una V ad ala di gabbiano, per lanciare via gli spruzzi d’acqua. Trovo di forte impatto l’hard-top molto moderno in rapporto allo stile new classic della coperta. Ampia la scelta dei colori per lo scafo e per la linea di galleggiamento.
Un deflettore, che toglie via il vento dalla postazione di pilotaggio. Quattro poltrone indipendenti, anatomiche e sportive, ci fanno immaginare il piacere di una corsa sull’acqua, magari con 2400 cavalli fuoribordo. Il tavolo del pozzetto è lavorato con intarsi di grande pregio. La cucina ha il sapore del mare, con queste doghe bianche a lisca di pesce e con il top di tech. Elegante è lo stile del prendisole di poppa e attorno accessori utili. Tutto il capo di banda è rivestito di tek, un dettaglio che ci riporta alla storia di queste imbarcazioni. In corrispondenza dei parabordi o delle bitte di ormeggio, c’è la protezione d’acciaio per non sciupare la coperta. È tutta comoda perché è molto larga.
Sotto coperta tre cabine e due bagni, in altre versioni due cabine, magari con una dinette prua convertibile in cuccetta matrimoniale, oppure con un quadrato anche con cucina. E poi, un vano storage molto grande, che potrebbe addirittura diventare un’altra cabina, mentre quella per il marinaio è a poppa. L’armatoriale ha una notevole altezza interna, due armadi e portaoggetti lungo i fianchi. Gli interni hanno uno stile sobrio, leggero, non databile e non connotabile. Pochi delicati contorni di colore interrompono l’armonia di tinte chiare e rilassanti, scelte per tutti i complementi d’arredo. A poppa, su quest’esemplare, una cabina doppia. Le paratie sono rivestite da un lambrì di legno di rovere e pannelli di tessuto, ordito a lisca di pesce di Loro Piana Interiors. Il mobilio è curato anche nel bagno.
La prova
Questo esemplare di Lancia Aprea 52 è motorizzato con due sistemi di propulsione Volvo Penta IPS 800, significa due pod-drive IPS e due motori D8 da 625 cavalli ciascuno. Per un lungo trasferimento, anche per godersi la navigazione lenta, ammirare il paesaggio navigando dolcemente, consiglio questa andatura. Sette nodi, appena 1,7 litri per ogni miglio. Pensate quanto lontano potete andare a questa velocità. Adesso però la portiamo in planata. Davanti a me un grande schermo, ma ci potrebbero stare anche due grandi display. Tra i vantaggi di questo tipo di propulsione, il comando joystick per la massima facilità di manovra. A 12 nodi siamo in planata e, a questa velocità, il consumo è di 5,5 litri per miglio. Vediamo cosa succede aumentando la velocità con questo sistema di propulsione, che ogni tanto vale la pena di ricordarlo, si basa su eliche traenti, cioè rivolte verso prua. che si avvitano in un flusso d’acqua pulito, ma soprattutto parallelamente alla superficie. Ed è questo che fa aumentare la loro efficienza. Ed efficienza significa andatura più alta, ma anche consumi più bassi, a parità di velocità. A 15 nodi siamo a 6 litri per miglio. Ricordiamoci questo dato.
Adesso accelero. Intanto, vi dico che da Sorrento mi sto dirigendo verso l’Isola di Capri, un classico della navigazione del Golfo di Napoli. Il sistema di correzione automatico dell’assetto, cioè il movimento degli interceptor in relazione alla velocità, è serrato in maniera perfetta. Man mano che accelerano si sollevano per opporre meno resistenza e tengono lo scafo sempre perfettamente inclinato, con un angolo di circa 5 gradi sulla superficie. Carico sui motori solo 64% a 2240 giri, significa che non stiamo impegnando molto questi diesel, anche se stiamo andando contro il vento e contro il mare. La velocità è di 20 nodi ed il consumo ancora 6 litri per miglio. Cioè, se avessimo il serbatoio di carburante pieno, 2.500 litri, potremmo percorrere fino a 400 miglia e avremo ancora 100 litri di carburante di riserva.
Spero che le immagini rendano giustizia alle caratteristiche di questo scafo. Qui le onde sono alte, ma non si avverte alcun impatto. Anzi, accelero ancora. Adesso lasciamo per un attimo perdere i consumi e ci concentriamo sulle prestazioni. 2500 giri, 25 nodi. Proviamolo in virata. Facciamo un’accostata, in modo da prendere le onde sul fianco. Una tenuta di rotta esemplare. D’accordo, è una barca lunga, più di 15 metri, ma è soprattutto la V profonda che le permette di tenere in questa maniera la rotta, che ho impostato. Una vera prova sul mare mosso. Giù la manetta! E adesso fatemi togliere anche gli interceptor: velocità massima 32 nodi e mezzo. Lancia Aprea 52 è il primo esemplare di una serie di modelli già disegnati che progressivamente verranno costruiti e che dovrebbero andare da 32 a 72 piedi. Se avranno la stessa linea, se avranno le stesse belle proporzioni e la stessa qualità di finitura di questo modello, saranno certamente da considerare.
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