De Antonio E23: la prova della barca elettrica con foil [VIDEO]
Le sensazioni di Maurizio Bulleri dalle acque di Venezia
Venezia, questo è il luogo ideale per le barche elettriche. Qui l’ecosistema richiede il massimo rispetto, minimo moto ondoso, assenza di emissioni. Ecco perché abbiamo deciso di provare questo modello in queste acque. Si chiama E23 ed è prodotta dal cantiere spagnolo De Antonio. Navigare quasi nel silenzio della propulsione elettrica ci fa apprezzare ancora di più la bellezza di Venezia. È una barca tecnologica che lascia intatti secoli di storia e di arte.
C’è un’altra città importante per questa imbarcazione ed è Barcellona. Lì si svolgerà la prossima edizione dell’America’s Cup e questa è la barca ufficiale di quella manifestazione, un evento che sarà il più ecosostenibile della sua storia. Vari modelli saranno messi a disposizione dell’organizzazione per diversi servizi, anche di assistenza, di supporto.
Le caratteristiche
È costruita per essere più leggera possibile, completamente infusa sotto vuoto e poi ogni particolare, ogni elemento di bordo è stato studiato perché avesse il minimo peso, essenziale per poter navigare a lungo, consumando poca energia. Questa è una delle pochissime imbarcazioni elettriche prodotte in serie. C’è anche una storia un po’ romantica, che giustifica la lunghezza, 7 metri e 20, e il nome, E23, di questo modello. Dodici anni fa, quando il cantiere De Antonio è stato fondato, la loro prima barca fu proprio un 23 piedi. Ma l’altro fattore fondamentale è la carena. Questo è un catamarano un po’ speciale perché, a centro scafo, i due scafi del catamarano sono uniti da un foil che non ci farà volare perché noi vogliamo navigare in maniera facile, semplice, piacevole, ma ci permette di ridurre la resistenza idrodinamica, con una maggiore spinta idrodinamica, che solleva la barca e la fa correre più velocemente.
Rispetto ad altre imbarcazioni della stessa misura, ha tantissimo spazio in coperta, perché la prua è larga, proprio per effetto del suo scafo a catamarano. E a poppa, come su tutti i De Antonio, abbiamo un prendisole sopra il motore fuori bordo. A proposito, è un Torquido da 50 kW che riceve energia da una batteria di 40 kWh. Qualche informazione sulla navigazione. Stiamo navigando a una velocità compresa tra 5 e 6 nodi e a questa andatura potremo percorrere, secondo quanto ci dicono le strumentazioni, più di 50 miglia. Prima di farla planare in una zona dove possiamo spingerla in velocità, perché va anche veloce, vediamo come l’hanno disegnata.
A prua almeno sette persone possono sedersi sui divani e possono essere riparate da una capote che si estrae facilmente, che può proteggere dal sole ma anche dalla pioggia e che può essere aperta frontalmente per ricevere più aria. Schienali alti, cuscini morbidi, tutto molto confortevole. Sotto i divani ci sono gavoni aperti, chiusi soltanto con un tessuto che è lo stesso utilizzato per le vele. Leggero e funzionale. Nella delfiniera, il pozzo catena, largo, comodo da ispezionare e con uno spazio dedicato ai tipici parabordi di De Antonio. Le fiancate sono sottili ma comunque solide e lasciano più spazio nel pozzetto. Davanti alla console, un divano con due posti a sedere.
Le due poltrone di pilotaggio sono pivotanti, regolabili e si trasformano anche in appoggia reni. Al centro della plancia sono raggruppati in un solo quadro tutti i comandi, i display in multifunzione e gli interruttori delle utenze. Il parabrezza è essenziale, non ha nessun bordo esteticamente molto piacevole. Sollevando il portellone sul lato prodiero del cassero si accede alla toilet. A poppa c’è un divano per tre persone. Osservate come lo schienale può allungare la superficie del prendisole. La plancia bagno è distante dall’acqua e, anche con mare in poppa, sarà molto difficile che le onde possano entrare nel pozzetto. Questa scelta ha reso necessario l’uso di una scaletta bagno piuttosto lunga.
La prova
E se adesso volessimo correre un po’? Andiamo! Fino adesso siamo andati in dislocamento, adesso la proviamo in mare aperto per conoscere quali sono le sue reali potenzialità, qual è la sua velocità. Vi ho detto che c’è un foil in carbonio che unisce i due scafi del catamarano, che serve per dare più sostentamento, ma su quest’esemplare hanno aggiunto anche due foil a poppa collegati a due flap. Quando si abbassano i flap, si abbassano anche i foil e viceversa. Un sistema automatico controlla l’inclinazione dei flap e dei foil a seconda della velocità. E a proposito di velocità, siamo in planata, 10 nodi. Quattordici nodi, si naviga che è una meraviglia, è liscia sull’acqua, è confortevole, è silenziosa. Le condizioni comunque sono molto favorevoli.
Non c’è un collegamento lineare tra velocità, consumi e autonomia. All’aumentare della velocità i consumi crescono parecchio. Diciotto nodi, magnifica andatura di crociera. Il cantiere dice che, con un’andatura compresa tra 22 e 24 nodi, si possono percorrere circa 20 miglia. Il controllo dell’assetto è perfetto, rimane stesa sull’acqua, ma la velocità sta aumentando perché adesso sto utilizzando tutta la potenza del motore da 50 kW Torquido. Sono a 27 nodi. In condizioni ideali, il cantiere dice che ha raggiunto una velocità di 30 nodi. In virata, al contrario dei monocarena, non sbanda, rimane perfettamente bilanciata. Dà una sensazione di grande facilità di controllo, di sicurezza. Così come è facile da controllare nonostante abbia i foil perché non decolla e non atterra.
Hanno trovato cioè quel compromesso necessario fra la riduzione della resistenza idrodinamica fornita dai foil e la difficoltà che alle volte c’è nel guidare una barca che decolla e poi magari atterra bruscamente. Questa è veramente facile. Questa è una barca elettrica con foil da diporto. L’abbiamo provata anche sull’onda di scia di una barca per assaggiare la morbidezza dello scafo. Test superato. De Antonio E23 ha un prezzo che oscilla dai 130.000 ai quasi 200.000 euro. Dipende dagli allestimenti, dagli accessori. Un prezzo interessante per una barca elettrica, perché questa, la E23, è prodotta in serie.
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