Zipwake: la prova del sistema di controllo di assetto della barca [VIDEO]
Il nuovo test con Maurizio Bulleri dalle acque di Genova
Molti anni fa, facendo il pilota di barche da corsa, mi resi conto di quanto è importante l’assetto per le prestazioni. Ora, su una barca da diporto non siamo in gara, ma l’assetto corretto ci permette di navigare meglio, riducendo i consumi, di avere più comfort, minimizzando beccheggio e rollio, e anche di ottenere più sicurezza, avendo una migliore visuale verso prua. Però, diciamoci la verità, in una bella giornata in barca, non vogliamo pensare all’assetto, vogliamo goderci il mare. Pensando a tutto questo, pensando anche a noi, un’azienda svedese, Zipwake, ha realizzato un sistema di controllo dell’assetto, automatico e manuale, dotato di sensore 3D e GPS integrato.
Le caratteristiche
Impiega degli interceptor, cioè delle paratie mobili applicate sullo specchio di poppa, che scendono al di sotto delle linee dello scafo e intercettano il flusso d’acqua. Ce ne sono tantissimi modelli, addirittura 24 per barche da 6 a 30 metri e hanno diverse forme per adattarsi proprio a quelle dello scafo, anche se è dotato di pattini. I migliori risultati si ottengono impiegando interceptor di grandi dimensioni e applicati alle estremità laterali dello scafo.
Intercettando il flusso d’acqua che passa sotto la carena, l’interceptor cambia il trim dello scafo, cioè l’angolo con cui la barca corre sulla superficie. Quando il flusso d’acqua incontra la paratia viene bloccato e, nel tentativo di continuare a fluire, esercita una pressione sullo scafo verso l’alto. Se l’acqua spinge in alto la poppa, la prua si abbassa. È piuttosto semplice, perché lo scafo ruota intorno al suo centro di spinta.
Gli interceptor della Zipwake sono rapidissimi e basta che fuoriescano di 30 mm dallo scafo per creare lo stesso effetto di un grande flap. Poi, nel caso dovessimo utilizzare degli interceptor stretti, possiamo utilizzare il modello che fuoriesce di 60 mm. Ora, da questo effetto di correzione dell’assetto longitudinale deriva anche la correzione dello sbandamento, impiegando un solo interceptor alla volta. Adesso vediamo come.
La regolazione manuale
Tutte le regolazioni che vedremo possono essere effettuate manualmente oppure automaticamente. Zipwake ha realizzato dei comandi che sono molto intuitivi. Vi faccio vedere subito cosa succede in partenza, al momento in cui di solito la prua si solleva e abbiamo bisogno di abbassarla per migliorare la nostra visuale. Ora, su questa imbarcazione, la Ranieri International NEXT 275 LX, in realtà il bilanciamento è corretto e questa azione si vede poco, ma io provo ad accentuarla alzando il trim del fuoribordo. Porto volutamente la prua in alto. Ora se istintivamente volessi abbassarla, farei così. Questo movimento è lo stesso che devo fare sulla rotella dello strumento.
Osservate i numeri che indicano la percentuale di intervento degli interceptor e osservate come la flua scende. Sono già in assetto. Continuiamo a parlare di assetto longitudinale, che gli inglesi chiamano pitch, come indicato del resto sullo strumento. Adesso supponiamo invece di voler alzare la nostra prua, magari per superare più facilmente delle onde che potrebbero altrimenti frangere sulla coperta. E allora basta immaginare di avere, per esempio, una canna da pesca con la quale tirare sulla prua. Questa sarebbe la nostra azione. La replico sulla rotella.
Ecco, guardate come è salita la prua. Facile, vero? Ancora più facile è usare tutto il sistema automatico e per attivarlo basta semplicemente premere il pulsante auto. Controllo automatico dell’assetto longitudinale e dell’assetto laterale, del rollio. Adesso torno nella impostazione manuale, perché voglio farvi vedere un’altra cosa. Immaginate di avere la barca sbandata. Potrebbero essere le onde che arrivano su un fianco dell’imbarcazione, che la fanno inclinare. Potrebbe essere il vento forte, oppure semplicemente una errata distribuzione del carico a bordo, anche dei vostri ospiti. Adesso lo simuliamo.
Ecco, in questo momento sto utilizzando gli interceptor per far finta che sul fianco destro ci sia una maggiore pressione. La barca si è inclinata e sbandata a destra. Ed è semplicissimo riportarla dritta. Intuitivamente farei questa operazione. Vorrei che si raddrizzasse da questa parte. Come faccio a farlo? Girando la rotella del roll da questo lato. Quando le percentuali di abbassamento dei due interceptor sono uguali, vi sono riportate in una condizione neutra. Questa barca non ha bisogno di correzione dello sbandamento laterale, i pesi sono ben distribuiti, in questo momento vento e mare non sono così forti da farla sbandare, quindi quando ho i numeri, le percentuali di abbassamento degli interceptor identiche, sto navigando in una condizione neutrale e, come vedete, perfettamente bilanciata.
La regolazione automatica
Sono però sicuro che la maggior parte di voi vuole utilizzare questa funzione in modo automatico, ma è difficile impostarla? Assolutamente no. Basta inserire pochi dati dell’imbarcazione, alcuni fondamentali, lunghezza, larghezza e peso, e automaticamente il sistema trova la curva migliore per la vostra barca. È la curva di base, di partenza, ma poi da questa voi potete cambiare delle impostazioni a seconda delle condizioni che troverete. Vediamo.
Ho inserito il controllo automatico, do gas per planare. Guardate l’assetto, come si mantiene perfetto. Lo scafo corre parallelo sulla superficie. Accelero ancora. Mi porto all’andatura di crociera. Continuo a essere perfettamente esteso sulla superficie. Tocca l’acqua da prua a poppa. È la condizione migliore per non avere becchetto. Do ancora gas. Adesso cerco la massima prestazione. Guardate, il sistema ha tolto completamente l’effetto degli interceptor. Zero significa che sono completamente retratti.
A questo punto sta a me usare il trim del fuoribordo per trovare l’angolo di corsa migliore, quello che mi dà le prestazioni più elevate. E quanto corre questa barca? Con questi 350 cavalli di Honda, davvero divertente! 42 nodi di velocità massima. Sì, vabbè, mi sto divertendo, ma oggi ho un altro compito.
Come cambiare l’assetto
Allora rallento e vi racconto come cambiare l’assetto della barca in base ai vostri gusti, ma anche in base alle condizioni che troverete. Ora supponiamo di essere in navigazione e che le condizioni improvvisamente non siano più buone come queste. Supponiamo di avere onde in prua. È chiaro che per controllare meglio la navigazione, per avere più comfort, dobbiamo abbassare la nostra prua in modo da ridurre il beccheggio. Semplicissimo. Lasciamo il sistema in automatico, ma abbassiamo la prua. Aggiungiamo, cioè, una prestazione ai nostri interceptor. Ecco, adesso il sistema sa che deve tenere questa nuova posizione con la prua, come vedete, più bassa. Chiaramente, se al contrario avessimo onde in poppa e abbiamo quindi necessità di sollevare la nostra prua, basta ruotare la rotella del pitch in direzione opposta, così.
E lo strumento ci indica che abbiamo settato il sistema in una maniera diversa, con una crua leggermente più alta rispetto alla posizione standard di partenza. Gli interceptor di Zipwake controllano anche il rollio e lo fanno con una frequenza che possiamo scegliere noi, cioè possiamo dirgli quanto rapidamente correggere lo sbandamento della barca, in una scala che va da 1 a 10. E questo controllo dello sbandamento non avviene soltanto mentre navighiamo in rotta, ma anche mentre viriamo. In modo da dare una percezione di maggiore stabilità e sicurezza a tutte le persone che sono a bordo con noi. Perché se la barca sbanda meno, si inclina meno, tutti si sentono più al sicuro.
Vi faccio vedere che cosa potete fare anche con questo sistema. Lo mettiamo in manuale. Supponiamo che non funzioni più la timoneria. Come fate a tornare a casa? Semplicemente virando attraverso l’uso degli interceptor. Adesso viriamo dall’altra parte. E così, in navigazione, usate gli interceptor per cambiare la direzione. Rimetto in automatico perché mi piace davvero usarlo così. Su questa imbarcazione abbiamo trovato questo quadro con le rotelle e i display, ma se volete esiste anche un controller molto più piccolo dotato solo di rotelle e potete leggere i dati sul display grande che avete in plancia o addirittura sullo smartphone.
Se non avevate mai sentito parlare di Zipwake posso dirvi che è un’azienda attiva da oltre 10 anni che ha installato 50.000 impianti di questo tipo e che potete trovare in tutto il mondo, perché è presente con i suoi distributori in ben 34 paesi.
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