Cranchi Sessantadue Fly: la novità del cantiere italiano [VIDEO]
L'anteprima del nuovo modello con Maurizio Bulleri
Hanno appena terminato di costruirla e provarla in vasca. Sta per essere trasferita al mare e varata. Ma noi siamo già qui per mostrarvela in anteprima assoluta. Cranchi Sessantadue Fly. È stata interamente disegnata dallo studio di Christian Grande, affermato designer di fama internazionale, naturalmente insieme al centro studi e ricerche Cranchi.
Esterni, beach area e fly
È forte il Family Feeling con i modelli 78 e 67 Flying Bridge. È lunga 20 metri e 15 centimetri e ha una prua verticale che caratterizza lo stile e allunga lo scafo. Molto originale il colore scelto per questo primo esemplare: Grigio Aurora. La carena è stata disegnata da Aldo Cranchi e ottimizzata con la collaborazione di Volvo Penta per la doppia propulsione IPS 1350, vale a dire due pod drive e due diesel da 1.000 cavalli.
Sfida le sorelle più grandi con aree relax di assoluto comfort. A prua, un’area lounge completa. Divano per quattro persone, un tavolino, il prendisole con appoggiatesta regolabili, intorno i comandi dell’impianto audio, i portabicchieri, le luci estraibili e sopra si può montare una tenda ombreggiante tesa tra pali di carbonio. I passacime e il musone di acciaio sono ovviamente su misura. Nel pozzo catena c’è posto anche per i parabordi. Bella e moderna la forma del tientibene, che accompagna tutta la falchetta.
La beach area è attrezzabile secondo i desideri, per esempio con ombrelloni, sedie, luci e doccia. Aprendo il portellone di poppa entriamo nel garage. Il lift idraulico e una slitta consentono il varo e l’alaggio del tender Williams 285. Sulla parte sinistra dell’hangar c’è spazio per i toys. Una scaletta bagno si scopre abbassando la piattaforma, l’altra scaletta è inserita nella plancia. Due scalinate simmetriche danno accesso al pozzetto, configurabile in due modi. In questo caso, abbiamo un salottino con coffee table, ma potremmo trovare una zona pranzo con tavolo di tech e acciaio per sei persone. Le zone di ormeggio sono elegantissime e la terza stazione è sotto un portello.
La scala di accesso al fly è sontuosa. Sul fly, ci si accomoda sul prendisole o sul divano attorno al tavolo estendibile che, quando scende, diventa tavolino da caffè. La plancia è identica a quella del ponte principale, stessi strumenti e comandi e pannelli rivestiti in stile automotive. Le poltrone sono di alto livello e regolabili elettricamente. Tecnologico il t-top di carbonio con apertura centrale a lamelle e tenda estendibile verso poppa. Il prendisole è completo di tavolino e accanto c’è la doccia. Il modulo cucina cela sotto il piano di tech il lavandino e il grill. Nella base ci sono il frigo, l’ice maker e l’occorrente per la raccolta differenziata. La tv fuoriesce dalla parte posteriore del modulo.
Salone e cabine
Esterno e interno sono perfettamente amalgamati. Le tende elettriche scoprono grandi finestrature che offrono dall’interno quasi la stessa visuale che si ha dai passavanti esterni. Questo è lo stile Amalfi, uno dei due allestimenti disponibili. Con la versione Positano, cambiano alcune finiture. Per esempio, i celini sono laccati bianchi e il pagliolo è con tradizionali doghe di rovere. Non come questo, con listelli intervallati da un filo di venghè. E nelle cabine troviamo tessuti e moquette al posto delle essenze. E poi c’è l’atelier Cranchi per scegliere ulteriori personalizzazioni.
Nel salone, il tavolo è per sei persone e la sua forma tonda è ripresa dalla sagoma del divano. Frigo e forno sono occultati, per meglio integrare la cucina con il resto dell’arredamento. Alcuni mobili sono di tech, altri laccati, altri ancora impreziositi con vera pelle. Il parabrezza è continuo senza interruzione centrale e anche queste poltrone di pilotaggio sono regolabili elettricamente.
La cabina armatoriale si trova a centro scafo dove tutti vorremmo che fosse. Un vetro specchiato attraverso cui si intravede la cabina armadio ampia visivamente l’ambiente. Quando si entra, il letto non è subito visibile per dare un po’ di privacy. Molto belli e originali di scendiletto. Lungo una murata c’è una cassettiera, su quella opposta un divanetto per la lettura. Il testaletto e la parete del televisore sono di tech lavorato, per ottenere un effetto ondulato. Il bagno dispone del doppio lavabo, di tutti i servizi e della doccia separata.
A prua c’è la cabina vip. Il vanity precede l’accesso alla zona letto, il giro letto e i comodini sono rivestiti di pelle. L’altra cabina ospiti ha due cuccette e c’è anche qui il caratteristico testaletto di tech ondulato e poi gli impianti audio, la tv e il bagno privato, come in ogni cabina. A poppa, la cabina per il marinaio.
I sistemi di stabilizzazione
La proveremo presto in navigazione per verificare, oltre alle prestazioni, anche gli effetti di tutti i sistemi di stabilizzazione di cui può essere dotata. Le pinne zero speed, lo stabilizzatore giroscopico, gli interceptor per controllare automaticamente assetto e sbandata. Tutti gli impianti di bordo, anche i sensori di apertura di oblò e portelloni, l’ormeggio assistito con telecamere, possono essere gestiti dai display in plancia in modo chiaro e intuitivo. Insomma, tutto ciò che la tecnologia oggi mette a disposizione potete averlo su questa nuova Cranchi 62 Fly.
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