Dimissioni di Tavares, la reazione dei sindacati. Capone e Spera (UGL): “Conseguenza di scelte sbagliate”
L'auspicio di un cambio di rotta con investimenti in Italia e un nuovo piano industriale
Le dimissioni del CEO di Stellantis Carlos Tavares ufficializzate nella giornata di ieri hanno provocato numerose reazioni anche nel mondo sindacale.
Sull’uscita di scena del manager portoghese che ha abbondonato la guida del gruppo automobilistico si è espresso l’UGL che, come il mondo politico, si augura per il futuro del costruttore un cambio di strategia fatto di investimenti e strategie volte a proteggere i lavoratori.
Sbagliato spostare la produzione fuori dall’Italia e l’atteggiamento di sfida al Governo
Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL e Antonio Spera, Segretario Nazionale UGL Metalmeccanici, hanno dichiarato: “Prendiamo atto delle dimissioni del CEO di Stellantis, Carlos Tavares alla luce dei risultati negativi del Gruppo. L’UGL è stata molto critica rispetto ad una gestione manageriale che ha puntato sulle delocalizzazioni e sul taglio agli investimenti. La crisi dell’automotive, che si è manifestata pesantemente per motivi legati all’instabilità internazionale e alle politiche ultragreen dell’Europa, è stata accentuata da scelte sbagliate, come lo spostamento delle produzioni al di fuori del nostro Paese, provocando un danno all’indotto e generando un impatto drammatico sotto il profilo occupazionale. Infine, l’atteggiamento di sfida verso il Governo ha contribuito a generare un esito fallimentare della gestione Tavares”.
L’auspicio di un piano industriale per il rilancio
“Riteniamo essenziale, pertanto, invertire la rotta investendo sul know-how e sulle competenze che l’Italia può offrire in un settore cruciale per la nostra economia. Auspichiamo, dunque, – si legge nella nota – un netto cambio di passo e la nomina di un nuovo Amministratore Delegato a cui affidare il rilancio dell’azienda con un piano industriale che metta al primo posto lo sviluppo, l’innovazione e la tutela dei posti di lavoro a partire dal rilancio degli stabilimenti strategici”.
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