Preoccupazioni del settore dei monopattini elettrici: le aziende reagiscono male al nuovo codice della strada

Nuovo codice della strada: cambiamenti soprattutto per i monopattini elettrici

Preoccupazioni del settore dei monopattini elettrici: le aziende reagiscono male al nuovo codice della strada

Svolta epocale per la mobilità urbana italiana: il nuovo codice della strada attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per diventare effettivo tra 15 giorni. La riforma introduce modifiche sostanziali per i monopattini elettrici, tra cui l’estensione dell’obbligo del casco a tutte le fasce d’età e l’introduzione di assicurazione e identificativo obbligatori.

Il settore dello sharing reagisce con forte preoccupazione

In particolare, Dott, uno dei principali operatori nel mercato italiano, lancia un grido d’allarme attraverso le parole di Andrea Giaretta, vice presidente per l’area Southern and Western Europe and Middle East. Il dirigente evidenzia come la nuova normativa potrebbe paradossalmente favorire comportamenti irregolari, aumentando i rischi invece di ridurli.

Giaretta difende l’efficacia delle norme del 2021, sottolineando i risultati positivi raggiunti: i monopattini in sharing, dotati di caratteristiche tecniche specifiche (velocità limitata a 20 km/h, utilizzo circoscritto alle aree urbane, freni potenziati, ruote maggiorate e indicatori di direzione), avevano raggiunto un livello di incidentalità grave pari a zero.

La criticità principale riguarda l’obbligo universale del casco. L’impossibilità pratica di installare vani porta-casco sui veicoli costringerebbe gli utenti a portarlo sempre con sé, compromettendo la spontaneità d’uso tipica dello sharing. Le previsioni del settore sono allarmanti: si teme un crollo del 40% nell’utilizzo.

L’impatto economico potrebbe essere devastante per un settore in crescita

Da un fatturato stimato di 70 milioni nel 2023, con proiezioni di 80 milioni per il 2024 e 115 milioni entro il 2030, si rischia una contrazione che metterebbe a rischio tra i 1.200 e 3.000 posti di lavoro. Anche Bird, altro operatore di rilievo, esprime forte criticità, definendo la nuova normativa “schizofrenica”. L’azienda solleva dubbi sulla legittimità dell’assicurazione obbligatoria, citando una sentenza della Corte di Giustizia UE che esclude tale obbligo per i veicoli elettrici limitati a 20 km/h.

In risposta al ministro Salvini, che cita il caso di Parigi come modello, gli operatori evidenziano come l’eliminazione dello sharing nella capitale francese abbia paradossalmente causato un aumento degli incidenti dovuto all’uso incontrollato di mezzi privati.

Il settore chiede un dialogo costruttivo con il Governo prima dell’emanazione dei decreti attuativi, auspicando una revisione delle norme che bilanci sicurezza e sostenibilità del servizio.

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