Codice della Strada, Codacons: “L’inasprimento delle sanzioni è inutile senza l’incremento dei controlli”
Secondo il presidente Carlo Rienzi, senza una vigilanza adeguata la situazione potrebbe non migliorare
Il Codacons avverte che le nuove sanzioni previste dal Codice della strada rischiano di rimanere inefficaci senza un significativo aumento dei controlli su strada. Il Senato ha approvato definitivamente le misure, che includono il contrasto all’uso del cellulare alla guida, la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe, e regolamentazioni sui monopattini.
Per il Codacons l’inasprimento delle sanzioni sarà solo per pochi se non aumentano i controlli
Secondo il presidente Carlo Rienzi, queste iniziative, sebbene valide in linea di principio, potrebbero non migliorare la sicurezza stradale senza una vigilanza adeguata. Rienzi sottolinea che i dati Istat relativi al primo semestre 2024 mostrano un aumento degli incidenti stradali con lesioni (+0,9%) e dei feriti (+0,5%) rispetto allo stesso periodo del 2023. Inoltre, le vittime sulle strade sono cresciute del +4%, con un picco del +7,9% nelle aree urbane, dove la presenza di controlli sarebbe più necessaria per contrastare questa tendenza.
Gli automobilisti italiani si trovano di fronte a un doppio aggravio: l’inasprimento delle sanzioni del nuovo Codice della strada e l’aggiornamento biennale degli importi delle multe, sospeso nel 2020 ma in scadenza a fine 2024. Dal gennaio 2025, le multe potrebbero aumentare in media del +6%, con incrementi variabili tra 3 e 51 euro per le violazioni più comuni. Il Codacons segnala che un aggiornamento quadriennale, considerando il periodo 2020-2024, porterebbe invece a un rincaro del +17,6%, rendendo improbabile questa ipotesi.
Intanto, dal 2024, gli enti locali hanno già incassato 1,44 miliardi di euro da sanzioni stradali, con Milano, Roma e Torino al vertice. Il Codacons solleva dubbi sull’applicazione immediata degli aumenti alle nuove sanzioni e critica il mancato avvio dell’Osservatorio sulle multe stradali, previsto entro novembre 2023 per monitorare incidenti, trasparenza nell’uso dei proventi e regolarità dei controlli elettronici.
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