Codice della strada, Mit: “regole aggiornate dopo decenni grazie a determinazione Salvini”
Il Mit elogia Matteo Salvini per il nuovo codice della strada
Il Mit nelle scorse ore ha rilasciato una nota a proposito della riforma del Codice della Strada. “Dopo una lunghissima attesa durata decenni, il governo ha finalmente dimostrato determinazione e saggezza nel rivedere il codice della strada, introducendo norme più severe per contrastare l’uso di droghe, l’abuso di alcol e le distrazioni al volante, come l’uso del cellulare.”
Il Mit elogia Matteo Salvini per la determinazione dimostrata con il nuovo Codice della Strada
“Si introducono anche misure all’avanguardia per garantire maggiore sicurezza a motociclisti e ciclisti, oltre a regolamentare l’uso dei monopattini, spesso lasciati senza controllo. Tra le novità, spiccano dispositivi come l’alcolock, già in uso in diversi paesi europei. Tutto questo sarà presto realtà grazie all’impegno del Ministro Matteo Salvini, che ha finalmente aggiornato norme ormai superate.”
Nel frattempo segnaliamo che ul disegno di legge per la riforma del Codice della Strada è vicino all’approvazione definitiva. Dopo il via libera della Camera, martedì 19 novembre approderà in aula al Senato senza modifiche e potrebbe diventare legge entro la settimana. La riforma introduce sanzioni più severe e facilita la sospensione della patente per chi utilizza il cellulare durante la guida o si mette al volante sotto l’effetto di alcol e droghe.
“Il nuovo Codice della Strada voluto da Matteo Salvini non offre alcuna garanzia di sicurezza: la propaganda continua del ministro si scontra con la realtà e, soprattutto, con le sue scelte politiche. È evidente a tutti che la sicurezza stradale non può essere assicurata ostacolando le zone 30, la mobilità dolce e privando i sindaci del potere di prendere decisioni cruciali per la pianificazione urbana. Salvini cambi rotta al più presto”, ha dichiarato Francesca Ghirra, capogruppo di Avs in Commissione Attività produttive della Camera. Anche il PD critica, chiedendo al governo di “modificare il testo per migliorare la sicurezza stradale”.
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