Dal 2025 multe più care per chi infrange il codice della strada

Sanzioni stradali in aumento: cosa cambia dal primo gennaio 2025

Dal 2025 multe più care per chi infrange il codice della strada

Dal primo gennaio 2025, chi commetterà infrazioni al Codice della Strada rischierà di affrontare un significativo aumento delle sanzioni pecuniarie, che potrebbero crescere di oltre il 5% rispetto agli importi attuali. La motivazione di questo incremento è da ricercarsi nell’aggiornamento biennale delle multe, previsto dall’articolo 195, comma 3, del Codice della Strada (decreto legislativo n. 285 del 1992). Tale adeguamento si basa sulla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), calcolato dall’ISTAT.

Il prossimo aumento arriva dopo una sospensione eccezionale prevista dalla Legge di Bilancio del 2023, che aveva bloccato gli adeguamenti automatici in risposta alle difficoltà economiche causate dalla pandemia. Infatti, dal 2022 le multe erano rimaste invariate, fermandosi ai livelli del 2020. Tuttavia, questa sospensione scadrà a fine 2024, e senza ulteriori interventi del Governo, dal primo gennaio scatterà il rincaro.

Non è ancora certo se il Governo deciderà di intervenire nuovamente nella prossima Legge di Bilancio, ma per ora non si segnalano discussioni al riguardo. Se il blocco non verrà prorogato, le nuove tariffe saranno stabilite tramite un decreto interministeriale, che determinerà i valori aggiornati delle sanzioni.

Secondo le stime fornite da Informazione Fiscale, basate sulla variazione dell’indice dei prezzi al consumo calcolata tra settembre 2022 e settembre 2024, l’incremento dovrebbe essere intorno al +5,7%. Tuttavia, il dato definitivo sarà noto solo quando l’ISTAT pubblicherà i valori relativi alla variazione tra novembre 2022 e novembre 2024, anche se si prevede una differenza minima rispetto ai calcoli attuali.

Facciamo alcuni esempi concreti: con l’adeguamento previsto, una multa per divieto di sosta potrebbe aumentare da 42 a 44 euro, mentre la sanzione per il passaggio con semaforo rosso passerebbe da 167 a 177 euro.

È importante però considerare l’ipotesi avanzata da Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale), secondo cui il Governo potrebbe decidere di basare gli aumenti non solo sulla variazione degli ultimi due anni, ma di estendere il calcolo agli ultimi quattro anni. In tal caso, l’incremento supererebbe il 17%, portando a rincari ben più consistenti.

Resta quindi da vedere quale strada sceglierà il Governo, ma in ogni caso, i conducenti dovranno prepararsi a possibili aggravi significativi delle sanzioni dal prossimo anno.

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1 commento

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  • Riccardo ha detto:

    Perché dovremo pagare di più se le persone che faticano ad arrivare a fine,che tutte le cose sono tutte aumentate,dal mangiare,dalle bollette,da ticket sanitari bollette luce acqua gas tari affitti e via dicendo ecc,perché l’ha detto che devono aumentare,così invece una persona che viaggia per lavoro o per chi viaggia per le zone turistici,in giro per l Italia,chi può pagarla lo paga dipende che lavora fa e dal reddito da imprenditore o da libero professionista ,e chi nn riesce a pagarli,perché magari,ha solamente una busta paga e deve vivere,per quello che riceve,devono sospendere questi aumenti del codice della strada

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