Mercedes G Class Experience Center a Graz [FOTO]
Il posto giusto per portare al limite Classe G
“Stonger than time – più forte del tempo” è il motto di Mercedes Classe G, qui rappresentato da un grande cubo in resina con al suo interno il fuoristrada Mercedes per eccellenza. Questa “scultura” mi richiama alla mente il film L’arcangelo, dove Vittorio Gassman veniva anche lui “congelato” dalla moglie nella resina, materiale indistruttibile ed eterno, più forte del tempo appunto. Tutto iniziò nel 1979 con la realizzazione della prima Classe G, oggi dopo 45 anni e ben 500.000 unità vendute, la produzione continua seguendo le regola del “niente cambia, tutto cambia”. Questo concetto è presente più che mai su questa autovettura, in quanto i suoi tratti sia estetici che meccanici sono rimasti pressoché invariati negli anni, conciliandosi con il continuo aggiornamento tecnico e con l’aumento del comfort e della tecnologia per chi sta a bordo.
Tante negli anni le versioni proposte, dalla Papa Mobile fino alle estreme versioni V12 Biturbo oppure a quelle a 6 ruote motrici, ora oggetti da collezione ricercatissimi dai più appassionati. Siamo quindi a Graz dove tutto è nato e dove oggi Classe G viene prodotta praticamente in modo artigianale e a mano, con solo un robot nella catena di montaggio. Tantissime poi le personalizzazioni e le opzioni disponibili, inoltre è possibile acquistare questo fuoristrada e farselo consegnare direttamente qui e provarlo insieme ai driver Mercedes che ci accompagneranno oggi.
Si parte in fuoristrada
La giornata è densa di impegni quindi iniziamo subito con la parte di Off Road su percorsi preparati in terra o cemento. Qui andiamo a provare il funzionamento del blocco dei differenziali su salite molto scavate che mandano l’auto in twist, cioè in quella condizione dove due ruote sono staccate da terra sulla diagonale dell’auto. Quindi ridotte, prima dentro e si prova a salire solo con il differenziale centrale bloccato, ma questo non basta e si procede bloccando anche gli altri due differenziali; a questo punto il gioco è fatto e si sale in cima all’ostacolo! Le pendenze sono varie e si arriva anche al 80%, valore difficile da superare anche a piedi! Per questa prima parte della giornata l’auto è una G 450d, sei cilindri diesel dal funzionamento quasi vellutato, che risponde molto bene ai comandi anche minimi sull’acceleratore rendendo la guida anche nei passaggi più impegnativi fluida e precisa.
E’ l’ora della pista asfaltata con G 63 AMG
Qui si valuta la manovrabilità dell’auto in uno slalom, che viene percorso più volte variando le impostazioni dell’auto, da Comfort a Sport e Sport +. C’è anche il test del cambio di corsia, dove Classe G si comporta molto bene anche in considerazione della massa che è di oltre 2700 kg. Questo motore ha potenzia e coppia da vendere, infatti nei vari lanci da zero a 100 km/h che abbiamo fatto la coppia è talmente generosa che l’auto si torce e si muove sotto la spinta del V8. Neanche a dirlo, il sound è cupo e cattivo, davvero bello. E poi arriva il momento del fondo a bassa aderenza, dove bisogna governare l’auto controsterzando e evitando di andare in testa coda. Anche qui l’auto si riesce a gestire lavorando rapidamente sul volante nonostante la massa importante.
Ed eccoci nella sezione “Foresta”
Finite le esercitazioni si va appunto nella “foresta”, un percorso su fondo naturale molto vario e che ripropone anche alcuni tratti dello Schöckl, che è il monte qui vicino eletto come terreno di collaudo di Classe G, una specie di Rubicon Trail all’austriaca con fondo in prevalenza roccioso. In questo percorso si affrontano pendenze laterali di oltre 30°, ostacoli di roccia e vari fondi sconnessi, oltre alla “piscina” per il guado, con 70 centimetri dì acqua. Su questo percorso abbiamo fatto anche dei giri ad andature sostenute, dove è emerso l’ottimo lavoro delle sospensioni di Mercedes G, che digeriscono anche l’impensabile, tra cui un salto con tutte le ruote in aria.
G 580 Full Electric
Fino a questo punto abbiamo utilizzato le classe G termiche, adesso è il momento di salire su G 580 Full Electric. Qui si apre un nuovo mondo, perché l’obbiettivo di Mercedes non era quello di creare un’auto elettrica che fosse anche una Classe G ma viceversa, quindi prima di tutto una Classe G e poi anche Elettrica. Questa impostazione la ritroviamo nelle fondamenta stesse dell’auto, infatti è stato mantenuto il telaio a longheroni che funge anche da contenitore per il pacco batteria. Ogni ruota ha poi il proprio motore ed il proprio riduttore, infatti nonostante ci sia la propulsione elettrica è comunque presente una trasmissione a due rapporti su ogni motore. Detto questo abbiamo ripercorso gli ostacoli fatti con le versioni termiche e qui si apre un altro mondo, con l’auto che gestisce la coppia su ogni singola ruota andando a superare gli ostacoli anche più impegnativi in modo quasi automatico, senza intervento del pilota. Non avendo i differenziali i tasti di comando centrale gestiscono le funzioni G Turn e G Steering, oltre alla selezione della marcia ridotta. G Turn permette la rotazione dell’auto di 360° sul posto, andando a creare l’effetto tipico dei mezzi cingolati che posso appunto invertire la loro direzione di marcia rimanendo nella loro posizione. G Steering invece blocca la ruota posteriore interna nelle curve più strette ed accelera le ruote esterne rendendo la svolta in spazi stretti, come ad esempio su una sterrata in un bosco, molto più efficace. C’è poi la silenziosità dell’elettrico e la grande precisione nel gestire la potenza inviata alle ruote.
La conclusione della giornata prevede poi un passaggio su una rampa metallica con pendenza 100%, che significa che per ogni metro in direzione longitudinale si guadagna un metro in direzione verticale. Qui a piedi non si riesce a salire, e quando si percorre questo tratto in auto si vede davanti solamente il cielo! Ancora più intensa l’esperienza fatta in discesa, dove i piedi sono praticamente sul porta oggetti e bisogna aggrapparsi davvero bene al maniglione dedicato per non cadere contro il parabrezza.
Sappiamo che molti dei clienti di Classe G non la porteranno mai in situazioni simili a quelle provate oggi, ma è bello sapere che l’auto può affrontarle e che nonostante sia una vettura confortevole e lussuosa può percorrere praticamente ogni tipo di terreno. Se poi trovandosi nel deserto dovessimo avere caldo il porta bevande è refrigerato e riscaldato, in modo da alleviare le fatiche dei nuovi esploratori. Per chi volesse è poi possibile fare l’esperienza di oggi anche a chi non possiede una Classe G, con giornate dedicate per vivere questa interessante esperienza.
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